Tuesday, August 30, 2011

La terra dei due continenti

Viaggio verso est per ripercorrere l'antica via della seta dove i caravanserragli erano il luogo di ristoro per i commercianti del prezioso tessuto e per i loro animali, che in tempi lontani hanno percorso le alture dell'anatolia e i territori della mesopotamia.
Una terra che ha unito popoli e culture diversi, ma che indubbiamente ha vissuto momenti duri scanditi da periodi di lunghe e feroci battaglie; sangue versato per la conquista di territori, per la supremazia delle etnie, e dove il motore di matrice religiosa ha contribuito in maniera spesso decisiva ad agitare animi e popoli...
Distruzioni e ricostruzioni: segni che ancora si possono ritrovare.
Un viaggio partito dalla provincia di Torino per passare dalla: Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Romania e Ungheria.
La meta è stata La
TURCHIA per spingersi fino ad Harran, città della mesopotamia e roccaforte ancora oggi dell'unico popolo arabo che abita la Turchia. Un popolo le cui origini ci riconducono principalmente alla Siria e all' Iraq; più precisamente alle città irachene di Fallujah e Nassiriya e a quella siriana di Aleppo.
La popolazione turca infatti non è araba.
Harran che si trova sul confine turco-siriano è ancora oggi l'unico villaggio siriano in terra turca, vissuto da gente umile e molto dignitosa, ma anche povera.

Con piacere vi lascio alla visione di qualche scatto da me eseguito.

Istanbul
Maestosa metropoli che fonde Europa ed Asia, senza tradire emozione alcuna: culture di popoli antichi e modernità estrema.
Numerose stupende moschee, molte delle quali nei loro pressi la vita si rivela essere un vero e proprio fermento.
Vie affollatissime, traffico sempre congestionato, contrastano con il tranquillo lungomare sul quale la città si affaccia con unica eleganza.
Il suo clima caldo ma ventilato anche in estate la rendono a misura d'uomo.
Il Bosforo, il Corno d'Oro: i loro locali tipici senza dubbio stonano con il passato della storica

COSTANTINOPOLI



Santa Sofia









Prima di entrare nella moschea

Nella moschea Blu anche durante il Ramazan (così si scrive e si pronuncia in Turchia), alle donne che si recano per pregare, le attende un posto sempre in fondo.

Vita notturna


Nel mercato egiziano e nel grand bazaar

...non mancano oggetti di valore come questi bastoni in madreperla


Sempre in Istanbul si può ammirare la Basilica Cisterna un tempo usata come rifornimento d'acqua per parte della città ed eretta sulle rovine di una basilica.

E' anche la terra del kebab
Ad Istanbul le ricchezze dei nobili del passato, (compresi i bottini di guerra), sono custoditi nel lussuoso palazzo Topkapi

L'imponenza dell'altopiano anatolico si estende per migliaia di chilometri

...con i suoi paesaggi
...la sua gente




...e suoi siti archeologici come quello di Nemrut Dagi che all'alba regala ciò che è impossibile definire da quanto i colori permeano l'umano vedere















Vi lascio ad ammirare il tramonto nel sito di Pamukkale.................


...con in cima i resti della città romana di Hierapolis

Il villaggio di Harran


In Turchia si trovano ancora ben conservate alcune città sotterranee costruite nei secoli dagli ittiti, romani e bizantini, con piani che scendono fino a cinquantacinque metri sotto terra

















La luce che esalta i colori della Cappadocia (Kapadokya) rende il paesaggio unico


I Sufi o Dervisci "rotanti"
Nonostante il sufismo abbia avuto alle spalle una storia ed un ruolo di primaria importanza nella religione, oggi sembra non essere più così.
Il passato è stato spazzato per dare origine ad un "fenomeno di folclore" perfino poco apprezzato dal turismo.
Infatti le esibizioni dei darvisci avvengono in qualche locale qua e là per Istanbul e in alcuni altri luoghi della Turchia, con il misero scopo, da parte degli interessati, di racimolare qualche spicciolo.

Esibizione Sufi in un ristorante ad Istanbul