Monday, September 1, 2014

Georgia e Armenia: un viaggio per veri viaggiatori

Un viaggio non privo di problemi. Attraverso otto stati (Italia, Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Georgia, Armenia), per arrivare ai confini con Azerbāijān, Iran, e Nagorno Karabakh.
Strade dissestate, a volte caldo (molto), e anche se si considera la bontà della gente, non è assolutamente facile comunicare. Coronano questo viaggio i cartelli stradali poco comprensibili e ancor meno intuitivi; in Gerogia e Armenia, utilizzano un loro specifico alfabeto diverso da altri e ben lontano dal cirillico.
Un viaggio attraverso una storia abbastanza recente, che racconta di guerre, genocidi, fughe. Ma anche di religiosità, fede e devozione che si respira nei molti monasteri di suggestiva bellezza.
Ancora oggi però è difficile prospettare un futuro quantomeno normale sia in Georgia che in Armenia. La povertà in Armenia e l'aria di guerra onnipresente per la rivendicazione del Nagorno Karabakh, che li vede contrapposti con l' Azerbāijān su una linea di confine assai pericolosa, non lascia molto spazio, almeno nel breve tempo, a pensieri di pace. L'egemonia di Mosca, che ancora subisce la Georgia (ultimo bombardamento nel 2008) ad opera dei russi, non lasciano intravedere, per ora, spiragli di normalità.